Nella giornata di ieri Amazon S3, il servizio di cloud storage del colosso americano, ha registrato circa 3 ore di servizio.
Molti servizi di Amazon dipendono da S3 e questo ha portato ad un blocco per molte aziende ormai migrate nel cloud.
I problemi sembra si siano verificati sul datacenter US-EAST-1 causando non pochi problemi: persino la dashboard di monitoraggio degli utenti si appoggia a S3 e per diverso tempo non ha segnalato anomalie (lei stessa ha smesso di funzionare).
Amazon è riuscita a ripristinare i servizi in circa 3 ore. Non è ancora del tutto chiaro se il problema sia stato causato da un attacco o da qualche altro tipo di problema.
Questo tipo di eventi riporta in primo piano una paura quasi “ancestrale”: cloud si o cloud no?
Da un lato la totale mancanza di controllo da parte dei clienti, che in un caso come questo, non possono fare altro che aspettare. Dall’altro va però ricordato che un precedente fermo simile a questo risale al 2008: 3 ore di disservizio in più di 8 anni tutto sommano non è male (anche se a ottobre ci sono stati altri disservizi legato ad un attacco ai DNS negli USA, problema non imputabile ad Amazon).
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