Il vCenter Server (noto come Virtual Center) della prossima release di vSphere (noto come Virtual Infrastructure) sarà rilasciato anche in versione Linux.
Grosse novità per la prossima release della Virtual Infrastructure di VMware. Oltre al cambio del nome dei prodotti, arriva anche questa news che si sposa perfettamente con il contesto “socio/politico” del momento:
- Innanzitutto il vCenter Server è un componente assolutamente fondamentale attorno al quale gira tutta l’infrastruttura VMware, sia per la parte di virtualizzazione, sia per la parte di brokering del desktop. Il fatto di posizionare questo elemento su un server Linux based potrebbe dare enormi benefici in termini di stabilità, sia per il sistema operativo in se, ma anche perché statisticamente i server unix sono meno soggetti allo smanettamento da parte di amministratori improvvisati
- Nello scenario di guerra tra Microsoft e VMware viene anche inviato un messaggio: la nostra architettura non ha bisogno di Windows! Messaggio che sicuramente non sarà gradito dalla casa di Redmond.
A questo punto è possibile che VMware tiri presto fuori dal cappello anche un VI Client per Linux per rafforzare ulteriomente la propria posizione.
La notizia è ancora più interessante per il mondo della PMI perché nelle piccole realtà risparmiare una licenza Microsoft fa sempre piacere.
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